Wednesday, April 24, 2013

'Remember the White Horses', by Stefan Vanthuyne


Imagine a series of photobooks where artists would work on one single day of their lives, giving themselves the task to choose an aspect of their private life and find the way to express it through photographs. This way we could gather all sorts of different photographers and see how the landscape artist, the conceptual photographer and the reporter would look like face to face when trying to represent their own personal space.

Stefan Vanthuyne's latest book Remember the White Horses would be the perfect start for this series: one day in the woods, a young woman with a child swimming in a creek, the photographer's gaze feeling like the third person of this family the images seem to show. We cannot tell if this is the real story behind the photographs, but this what the images tell us, Vanthuye's own photographic version of Perfect Day

Immaginate una collana di libri fotografici in cui gli artisti verrebbero invitati a lavorare su un singolo giorno delle loro vite, dandosi il compito di scegliere un aspetto e un momento della loro vita privata e trovare la chiave con cui esprimerlo con delle fotografie. Così si potrebbe raccogliere fotografi con stili lontanissimi tra loro, e confrontare come il paesaggista, l'artista concettuale e il reporter si comportano quando cercano di rappresentare il proprio mondo personale.


Remember the White Horses di Stefan Vanthuyne sarebbe l'inizio perfetto per questa collana: un giorno nei boschi, una giovane donna e un bambino che nuotano in un fiume, lo sguardo del fotografo che sembra essere il terzo membro di questa famiglia che immaginiamo di vedere. Non possiamo sapere se questa sia la storia reale dietro queste fotografie, ma le immagini sembrano proprio volerci
dire questo, come se fossero i versi di una cover fotografica di Perfect Day.

Remember the White Horses, by Stefan Vanthuyne
Published by Le Caillou Bleu
32 pages, hardback
2013

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