"Posso cercare di descrivere come, in modo forse un po’ compulsivo, mi
avvicino alla realizzazione di un lavoro: è una sorta di costante, come
un evento ricorrente, una condizione, quasi anche un rito, nel quale è
in gran parte raccolta la mia esperienza dell’arrivare a scattare. Mi
capita spesso infatti, dopo interminabili ore di autostrada, che un
cartello stradale annunci che finalmente sto arrivando alla meta. Il
traffico nell’ora di punta della sera aumenta il mio stato d’ansia, e
non mi è mai piaciuto arrivare in una città sconosciuta con il buio. Ho
bisogno di un po’ di tempo, quantomeno per poter scegliere un albergo
dall’aspetto simpatico (che deve diventare per un po’ di giorni la mia
casa), né troppo lussuoso né troppo economico, ma soprattutto collocato
in un punto strategico e “amico della città”. Tutto questo, si intende,
visto dalla strada. Arriva poi la fase più delicata, più
psicologicamente faticosa, quella del sopralluogo per le riprese: da
dove cominciare, cosa vedere, cosa scegliere, come limitare le aree e i
soggetti da fotografare, con quale metodo e con quale arbitrio
stabilirne i confini? La zona industriale sarà interessante? Anche se il
centro storico e i monumenti in questo primo stadio della ricerca mi
interessano meno, non posso escluderli dal sopralluogo. Altrimenti come
capire questa nuova città? Le città sono come un libro che bisogna
leggete per intero, diversamente si rischia di non afferrarne il senso.
La periferia, i margini e le zone di nuova espansione: nella mia vita
sono andato a finire sempre un po’ più in là. In effetti, sono le zone
che mi interessano di più. E se è vero, come ribadisco incessantemente,
che la città è come un grande corpo dilatato, incommensurabile, per
capirci qualcosa bisogna avere pazienza, tenere a bada quel sentimento
di conquista, quella vertiginosa sensazione di possesso che un’immagine
troppo rapida e furtiva può restituire."
(Gabriele Basilico, Architetture, Città, Visioni. Riflessioni sulla Fotografia. Ed. Bruno Mondadori, 2007)
Capace di scrivere e descrivere: un vero osservatore.
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