Monday, April 11, 2011

Pinhole Days


"Un bunker è una costruzione militare concepita per osservare, mirare, sparare. Dalla sua piccola apertura si riesce a ritagliare una porzione specifica di paesaggio, restringendo il nostro angolo visivo a una sorta di poligono di tiro. Dietro alla distribuzione di questi insediamenti e alla ragnatela che disegnano lungo il territorio c'è il desiderio implicito di prendere possesso del paesaggio. Muovendo queste riflessioni su un piano puramente fotografico, questo progetto vuole riutilizzare i bunker con uno scopo artistico; impossessarsi del loro siginificato bellico e trasformarli in degli osservatori sul paesaggio da cui 'si fa fuoco' sul bersaglio. Il fotografo ha quindi utilizzato il foro stenopeico per trasformare i bunker in apparecchi fotografici di cemento, per fotografare i paesaggi che erano e sono tuttora i bersagli di questi bunker."


Asier Gogortza così descrive il suo progetto Concrete Landscapes, morbide forme naturali che invadono la durezza del cemento nelle scure caverne delle nostre guerre passate, come fossero l'equivalente fotografico del mettere un fiore dentro la canna di un fucile, e al tempo stesso l'apertura verso un'infinità di riflessioni sul senso storico del paesaggio e sul nostro modo di osservarlo.

Concrete Landscapes debutterà in Italia con una mostra all'interno di Pinhole Days, un festival curato da ars-imago dedicato alla fotografia stenopeica alla vigilia del World Wide Pinhole Day 2011. Mostre, workshop e incontri si svolgeranno a Roma dal 15 al 23 aprile prossimi.


"The bunker is a war construction designed to look, watch and shoot. From the small windows one can capture a specific part of the landscape, honing the visual angle into a target range. Behind the special location of these settlements, which create a complex spider web spanning across the territory, there is an implicit desire to take over the landscape. Adapting these assumptions to photographic thinking, this project aims to reuse the bunkers with an artistic purpose; to steal their military connotations and transform them into landscape observatories from where the target is “fired upon”. The photographer has used the pinhole technique to convert bunkers into large concrete cameras and take pictures of the concrete landscape that were and are target of the bunkers."


Asier Gogortza is the artist behind the project Concrete Landscapes, soft natural forms invading the harshness of dark concrete caves from our past wars, perhaps the photographic equivalent of placing a flower inside a rifle barrel - and at the same time an excellent way to question the historical meaning of our landscape and our own way of looking at it.

Concrete Landscapes will have its Italian debut with an exhibition during Pinhole Days, a festival devoted to pinhole photography curated by ars-imago ahead of the 2011 World Wide Pinhole Day, with exhibitions, workshops and lectures in Rome on April 15 - 23.


All images © Asier Gogortza

3 comments:

Danx said...

Non ho capito una cosa: poteva farle anche senza pinhole?

Fabio Severo said...

Gogortza ha fotografato quello che un foro stenopeico ha proiettato sulle pareti dei bunker. In pratica li ha trasformati in camerae obscurae dentro cui si proietta l'immagine del paesaggio che si trova di fronte alla feritoia del bunker, oscurandola e lasciando entrare la luce soltanto da un piccolo foro. Le sue immagini non sono realizzate con il foro stenopeico, ma piuttosto fotografano il paesaggio proiettato tramite il pinhole.

- Fabio Severo
Hippolyte Bayard

ameen°anil said...

Really impressive!