Tancredi Mangano, Da una certa distanza/From a certain distance, 2009
Back after a week of forced leave from the blog, I'm here again with one more example of Italian photography delved into a research of something that goes beyond the mere relevance of a subject, or the use of stunning viusal effects: Tancredi Mangano is one of those photographic artists who chose the most difficult path, rarifying the content of his images, leaving only what's necessary, venturing in a territory where the eye of the beholder is not captured or shocked, but gently invited to stay, to let the image breathe. Photography that relies on the patience of who's watching, trusting in eyes that will give the images the time to disclose themselves, photographs living of a delicate balance, always on the verge of a great achievement or of a great failure.
Tancredi Mangano, Inabitanti, 2003-2005
Di ritorno dopo una settimana di assenza forzata, ecco un altro esempio di fotografia italiana dedita alla ricerca di qualcosa che vada davvero al di là della rilevanza del soggetto trattato o dell'uso di forti effetti visivi: Tancredi Mangano è uno di quegli artisti fotografici che hanno scelto la strada più difficile, inseguendo una rarefazione del contenuto delle proprie immagini, lasciando solo ciò che è necessario, avventurandosi in un territorio dove l'occhio di chi guarda non viene catturato o scioccato, ma solo invitato a rimanere, a lasciare che l'immagine possa respirare.
È una fotografia che si nutre ddell'attenzione di chi guarda, confidando in occhi che diano tempo alle immagini di schiudersi, fotografie dal delicato equilibrio, sempre sull'orlo di una grande riuscita o di un grande fallimento.
Tancredi Mangano, Eden, 2005-2007
Monday, December 21, 2009
From a certain distance
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
3 comments:
Complimenti per il lavoro generale di attenzione alla fotografia e, in questi ultimi post, a quella italiana. Al di la del proprio gusto e interesse é un ottima esplorazione.
Approfitto, auguri di buone feste.
marco
le scelte di questo sito qualche volta sono un po' formali ed estetiche, provengono da una cultura visiva gggiovane. ma in questo caso (e in pochi altri) bisogna dire come direbbe tancredi: finalmente un po' di attenzione ai fotografi middle career, almeno in Italia schiacciatissimi. vai tancredi, andiamo avanti lo stesso!
Sarei molto curioso di approfondire con 'anonimo' questo discorso delle scelte 'gggiovani' che vedrebbe fatte su questo sito. Attendo approfondimenti, qui tra i commenti oppure via e-mail.
Post a Comment