Igor Starkov, Chechnya,Vinogradnoe village, 2008
I lavori di Igor Starkov sono un flusso gioioso e ininterrotto di immagini, una boccata d'aria fresca di fotografia documentaria piena di leggerezza, onestà e semplicità. Che affrontino temi drammatici, piccole storie private, luoghi remoti o storie di vita quotidiana, le sue fotografie si avvicinano ai loro soggetti sempre con gentilezza e con una forma di amore, mai sovraccaricando o esasperando i toni, visioni delicate che formano un mosaico in continua espansione del presente della Federazione Russa. Seguendo le sue storie ci si sente davvero dentro quei luoghi, pur restando incapaci di cogliere una visione globale, dall'alto (quella visione d'insieme spesso troppo inseguita da tanti lavori sulla Russia), ma scoprendo sempre qualcosa in più di quel mondo, immagine dopo immagine.
Igor Starkov, Yamal, 2008
Igor Starkov's website is an amazing joyous flow of images, a breath of fresh air from a documentary photography full of lightness, honesty and simplicity. Whether they deal with critical issues, little private stories, remote places or everyday life, his photographs always approach their subject matter with gentleness and love, never exasperating what they are showing, delicate visions from the Russian universe that compose an impressive and evergrowing mosaic of the present time of the Federation. His stories make us viewers feel as if we are inside those stories, unable to get any kind of big picture (that kind of big picture so often overstated by too many works about Russia), but still discovering more and more about that world, picture by picture.
Igor Starkov, St Petersburg, 2006
Tuesday, November 3, 2009
Passionate reporting
Labels:
Storie d'immagini/Visual stories
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