Sonja Brass, Tornado, 2005
Mi unisco alla lista degli ammiratori di Sonja Brass, dopo aver visto alcuni suoi lavori all'interno della mostra Realtà Manipolate in corso al Palazzo Strozzi di Firenze. Le sue immagini mostrano forze della natura in azione, rappresentate in un modo quasi ultraterreno, libero da ogni costrizione di gravità, punto di vista, vita mortale. Si tratta di modellini realizzati nel suo studio, miniature di fenomeni incontrollabili da essere umano. L'unico difetto che ho sentito nella presentazione dei lavori riguarda la dimensione delle stampe, che mi sembra eccessiva e che crea una sorta di conflitto percettivo: un effetto di vastità (neanche del tutto supportato dall'effettiva resa di dettaglio e dalla definizione delle stampe) che espande troppo la rappresentazione, mentre un'immagine più piccola forse avrebbe arricchito la combinazione della costruzione in miniatura con la vastità delle reali forze della natura.
I've joined the list of admirers of Sonja Brass after having seen some images from her work The Quiet of Dissolution in the exhibition Realtà Manipolate (Manipulating Reality) at Palazzo Strozzi in Florence. Her images show natural forces in action, depicted in a god-like way, free from any constraint of gravity, point of view, mortality. She achieved this vision by constructing her own tiny forces of nature in her lab, miniatures of powers beyond human control. Only flaw I personally felt in the work as presented concerns the size of the prints, which looks to me overblown, thus creating some perceptive conflict: a larger-than-life effect (not even fully supported by the quality and details of the prints, I would add) that expands too much the depiction, while my feeling is that a smaller image would have increased the beautiful effect given by the combination of the miniature realisation with the vastity of the real natural forces.
Sonja Brass, Lava Flow, 2005
Friday, October 2, 2009
A storm in a teacup
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Altri mondi/Different worlds
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