Andreas Gursky, Engadin II, 2006
Forse a causa di qualche giorno di troppo passato in città in pieno agosto, la mia mente si è rivolta verso le montagne, in cerca di autori che abbiano affrontato le vette e l'aria rarefatta. Ne è venuto fuori un percorso piuttosto chiaro, composto da diversi lavori che trattano dell'intervento umano sul paesaggio naturale, con nomi nuovi ed altri conosciuti per i lettori di questo blog. Un fotografo 'montano' può facilmente trovarsi schiacciato tra la visione onnisciente e semi-divina di Andreas Gursky da una parte e le immagini astratte e senza tempo di Axel Hütte dall'altra.
Axel Hütte, Glaciers de Bossons, 1997
Come diventa quindi possibile trovare una terza via che permetta di realizzare una visione di ampio respiro ma che al tempo stesso permetta di indagare la natura reale di questi luoghi? Molti hanno cercato e cercano di realizzare proprio questo, mostrandoci come la montagna possa essere modellata, occupata, allestita, abitata, perfino addomesticata.
La montagna come palcoscenico: il paesaggio confezionato nelle immagini di Lois Hechenblaikner e Thomas Kneubühler (da poco scoperto grazie a Mrs Deane).
Thomas Knebhüler, from Electric Mountains, 2009
La montagna come città: l'abitare d'altitudine di Maximilian Haidacher e Joel Tettamanti.
Maximilian Haidacher, from Vallées du Soleil
Modellare il paesaggio: la montagna domata di Gregor Sailer e Marcello Mariana.
Continua in un capitolo II? L'elenco dei nomi procede sicuramente, come esistono altri approcci che mostrano differenti prospettive sull'argomento. I suggerimenti sono i benvenuti, quindi per ora aspetto che i vari amanti delle cime si facciano vivi.
Gregor Sailer, from Ladiz, 2006
Probably due to a few days too many in the city in the middle of August my mind turned to the mountains, looking for authors dealing with high peaks and rarified air. I ended up following a clear path made by different works exploring the many forms of human intervention on the natural landscape, with new and old names for the readers of this blog. 'Mountain' photographers can easily find themselves caught between the omniscient and god-like view provided by Andreas Gursky from one side and the abstract and timeless nature depicted by Axel Hütte from the other. So how is it possible to find a third way that allows to achieve a strong visual impact together with an investigation of the real nature of these places? Many tried to go along this way, showing us how the mountain landscape can be shaped, occupied, staged, inhabited or even domesticated.
The mountains as a stage: the commodified landscape in the images of Lois Hechenblaikner and Thomas Knebhüler (recently found via Mrs Deane).
Lois Hechenblaikner, from Gletscherpathologie
The mountains as a town: the altitude housing by Maximilian Haidacher and Joel Tettamanti.
Joel Tettamanti, from Uummannaq/Greenland, 2008
Shaping the land: the domesticated mountain by Gregor Sailer and Marcello Mariana.
© Marcello Mariana
To be continued in a chapter 2? The list goes on for sure, and there are further angles to explore inside this topic. Suggestions are welcome, so I'll wait to hear from all the mountain lovers around.
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