© George Rousse
Le immagini di George Rousse mostrano esattemente ciò che vedete (o magari ciò che non riuscite a credere di vedere): sono immagini singole, con forme e colori reali, fatte di una stanza o di un qualche altro tipo di spazio, forme dipinte e un banco ottico 10x12. Nessuna sovrapposizione di fotografie, nessuna postproduzione grafica: la formula digitale per eccellenza che si trasforma in un incredibile serie di lavori site-specific, che si manifestano solo da un unico punto di visione, da cui vengono registrati su una lastra di pellicola.
Altre immagini qui e qui.
© George Rousse
George Rousse's images are exactly what you see (or better what you can't believe you're seeing): the image is one, the colors and shapes are real, all you have is a room or some kind of other space, painted shapes and a 4x5 view camera. No superimposition of images, no graphic post-production: the ultimate digital attitude transformed into an incredible site-specific work of art that reveals itself only frome one single point of view, recorded on a sheet of film.
More images here and here.
© George Rousse
Tuesday, February 3, 2009
Trompe-l'œil
Labels:
Altri mondi/Different worlds
Subscribe to:
Post Comments (Atom)
4 comments:
Eh già, proprio interessante.
M'ha fatto piacere rivederlo.
Ci godo perché è il contrario della composizione ispirata a criteri neoplastici che va ancora tanto di moda in fotografia d'architettura, ma nega l'estensione dello spazio. Qui invece l'estensione dello spazio si manifesta prepotente svelata dal colore e dal segno.
Interessante, l'estensione dello spazio che viene dalla percezione del colore...
E poi c'è il digitale e il cliché grafico, che da schema estetico piatto diventano immagine mentale, che a sua volta diventa un'esplorazione visiva. Praticamente il contrario del modo in cui siamo abituati a percepire le stesse linee e le forme che Rousse disegna nei luoghi, di solito associate a giochi di linee, roba da depliant o da copertina di cd.
haven't we all forgotten bernard voita from switzerland, who did something comparable, less flashy, less simple in the nineties? the book he did is called "white garden" and avalaible at amazon for under 10 $. Sebastian Hau
Thanks for reminding, then!
Post a Comment