Tuesday, October 7, 2008

Tabula rasa

©(?)Banksy

Ansa ha riportato ieri la notizia che il Festival Internazionale di Fotografia di Roma nel 2009 non ci sarà, tagliato a causa di "una situazione di grande difficoltà finanziaria". Tralasciando di elencare tutte le iniziative e le attività più o meno discutibili tuttora in corso, avallate dal comune di Roma e che costano ognuna quanto decine di festival di fotografia, consideriamo il fatto in sé: Roma perde l'unico suo appuntamento di natura pubblica e allargata dedicato alla fotografia, al di là dei pregi e difetti delle sue edizioni passate.
Resta un panorama ristretto di gallerie private che certo non costituisce il trend-setting nel campo della diffusione dell'arte visiva in città (per quanto di mostre interessanti ce ne siano state - ma da solo è e resta un circuito di nicchia) e le grandi istituzioni museali che, tranne una mostra di Gregory Crewdson alla fine dell'anno scorso (che per inciso a Roma fa l'effetto del massimo dell'undergound, visto che un suo libro negli scaffali delle librerie non l'ha mai visto nessuno), di tanto in tanto ci hanno offerto la personale di lusso di alcuni documentaristi 'illuminati'.
Che dire, se la fotografia è l'arte che per eccellenza può far credere a chiunque di 'capirci', Roma è sempre di più la sua capitale.
Non ci resta che aspettare trepidanti la prossima mostra con 300 immagini di Salgado e l'uscita in libreria dell'ennesima antologia di Helmut Newton.
Dimenticavo, possiamo sempre continuare a discutere se sia meglio l'analogico o il digitale...
Stiamo a vedere...

The main Italian news agency reported yesterday that the 2009 Rome's International Festival of Photography was canceled, due to huge financial problems.
This means that Rome loses its one and only festival of photography, merits and faults of the past editions aside.
We would then be left with private galleries (that do host interesting exhibitions, but are condemned to be an elitist circuit, without a wider general attention towards photograpy) and the big museums, which once in a while delight us with some top documentarist (apart from the single exception of an exhibition of Gregory Crewdson last fall).
What can I say, if photography is the perfect medium to give anyone the illusion to be an expert and a deep
connoisseur, then Rome is the perfect place.
There's nothing left but wait anxiously for the next Salgado's 300 photographs exhibition, or for the next Newton's monograph to hit the shelves.
Ah, almost forgot, we can always keep discussing if digital's better than analog...
Let's wait and see...

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