Voglio seguire l’esempio di Mrs Deane, che pochi giorni fa ha menzionato le prossime esposizioni di Justin James Reed, per poter rendere omaggio (con grande ritardo) ai loro Mars Colonists (qui e qui), realizzati ed esposti per l’inaugurazione di una vecchia stazione ristrutturata e riadibita a spazio espositivo a Groningen.
Realizzati con Polaroid di grande formato all’interno di un ambiente ‘marziano’ ricostruito, questi ritratti hanno la stessa miscela di profondità e sottile ironia che il duo esprime scrivendo sul blog. Le varie fasi del progetto sono state accompagnate da aggiornamenti quotidiani, sia per dare un’idea del lavoro, sia per usare quell’esperienza come occasione per riflettere su fotografia, sussidi per l’arte, il rapporto dell’artista con il pubblico e così via.
Un post in particolare ha attirato la mia attenzione, e che stranamente non è stato seguito da alcun commento o discussione: il tema era l’arte finanziata dal settore pubblico e quanto possa venire influenzata da esigenze di mercato, rischiando così di perdere un’autentica dimensione di ricerca.
Un passaggio in particolare mi ha fatto molto riflettere:"…in Olanda, dove l’arte per una parte sostanziale viene sovvenzionata pubblicamente…"
Davvero un testo interessante, specialmente considerando che in Italia probabilmente abbiamo abbandonato una seria committenza pubblica circa 300 anni fa…
Realizzati con Polaroid di grande formato all’interno di un ambiente ‘marziano’ ricostruito, questi ritratti hanno la stessa miscela di profondità e sottile ironia che il duo esprime scrivendo sul blog. Le varie fasi del progetto sono state accompagnate da aggiornamenti quotidiani, sia per dare un’idea del lavoro, sia per usare quell’esperienza come occasione per riflettere su fotografia, sussidi per l’arte, il rapporto dell’artista con il pubblico e così via.
Un post in particolare ha attirato la mia attenzione, e che stranamente non è stato seguito da alcun commento o discussione: il tema era l’arte finanziata dal settore pubblico e quanto possa venire influenzata da esigenze di mercato, rischiando così di perdere un’autentica dimensione di ricerca.
Un passaggio in particolare mi ha fatto molto riflettere:"…in Olanda, dove l’arte per una parte sostanziale viene sovvenzionata pubblicamente…"
Davvero un testo interessante, specialmente considerando che in Italia probabilmente abbiamo abbandonato una seria committenza pubblica circa 300 anni fa…
© Beierle + Keijser
Following the example Mrs Deane gave a few days ago mentioning the upcoming shows of Justin James Reed, I want to do the same and pay homage (with great delay) to their Mars Colonists (here and here), showcased on the opening of a ‘formerly unsafe and run down train station’ in Groningen.
These portraits, taken with large format Polaroids in a re-created Mars environment, have the same balance of depth and subtle irony that our duo express with words on the blog. In fact, the actual development of the project was followed with interesting daily updates, meant to give an idea about the ongoing work, and at the same time using that experience as an occasion to develop certain thoughts about photography, public commission of art, the relationship of an artist with the public and so on.
There was a post that especially caught my attention – and that strangely wasn’t followed by any comments or discussion. The subject was mainly public art, how it can be affected by market expectations thus facing the risk of losing a true dimension of research.
One line said it all for me: "…in countries like Holland where art is for a substantial part subsidized…"
Quite an interesting piece, especially since in Italy we sadly gave up serious public commissions or art support something like 300 years ago…
These portraits, taken with large format Polaroids in a re-created Mars environment, have the same balance of depth and subtle irony that our duo express with words on the blog. In fact, the actual development of the project was followed with interesting daily updates, meant to give an idea about the ongoing work, and at the same time using that experience as an occasion to develop certain thoughts about photography, public commission of art, the relationship of an artist with the public and so on.
There was a post that especially caught my attention – and that strangely wasn’t followed by any comments or discussion. The subject was mainly public art, how it can be affected by market expectations thus facing the risk of losing a true dimension of research.
One line said it all for me: "…in countries like Holland where art is for a substantial part subsidized…"
Quite an interesting piece, especially since in Italy we sadly gave up serious public commissions or art support something like 300 years ago…
© Beierle + Keijser
1 comment:
Sono contro ogni sovvenzione, contro ogni forma di pensione, e agli artisti non si dovrebbe pagare un centesimo. Sarebbe l'ideale, forse allora ne viene fuori qualcosa (Thomas Bernhard, 1984)
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