Thursday, January 10, 2008
A futura memoria
Sono ormai diventati tanti gli esempi di lavori fotografici incentrati sulla ‘Cina e sui suoi cambiamenti frenetici’, l’economia in ascesa, l’inquinamento, le demolizioni, le nuove architetture imponenti e tanto altro. Bisognerà forse un giorno fare un bilancio di questa onda, di questo movimento che troverà nelle Olimpiadi di Pechino della prossima estate il culmine storico e, probabilmente, visivo. Forse qualcuno proverà a legare tutti questi diversi lavori fotografici, l’oggettività visiva che li accomuna, i colori slavati, le architetture impietose, le visioni vaste che ci ridanno. Quasi una risposta di ordine contro il caos di una città come Pechino, demolita e ricostruita in tempi così veloci che in tante fotografie i crolli e le costruzioni sembrano accadere simultaneamente. O forse si tratta di una specie di competizione con l’ordine astratto delle architetture del futuro, quasi un modo per dire che l’occhio umano può di più delle geometrie dei volumi, ingabbiando in delle immagini le costruzioni che a loro volta stanno ingabbiando e forse cancellando la storia della città.
Intanto facciamo un altro esempio, A China Chronicle di Zeng Li (un’intervista qui), fotografo e scenografo, che per dieci anni ha fotografato le varie tipologie di abitazioni di Pechino, con l’intento di creare un archivio visivo del paesaggio urbano morente, prima che ogni traccia di esso fosse svanita.
Zeng Li ha anche fotografato molti complessi industriali e fabbriche cinesi, creando una sorta di storia visiva dell’ascesa della Cina come potenza contemporanea, attraverso gli strati delle sue città e i monumenti della sua crescita economica.
Molto interessante è il capitolo visivo che Li ha detto di voler cominciare adesso, e che forse è quello più assente dai tanti lavori in generale che abbiamo visto: le campagne cinesi e gli effetti della cosiddetta modernizzazione su di esse.
Viene anche da chiedersi quali siano le tendenze in generale della fotografia contemporanea cinese rispetto all’invasione del ‘progresso’, qui possiamo vedere alcuni esempi.
Un’altra ricerca interessante è quella sulle tendenze delle arti visive cinesi in generale in quest’inizio di XXI secolo: un’occasione sarà la mostra che aprirà al Palazzo delle Esposizioni di Roma il 19 febbraio, Cina, XXI secolo. Arte fra identità e trasformazione.
There have been several examples of photographic works focused on ‘contemporary China and its frenetic changes’, its rising economy, pollution, demolitions, new gigantic architecture and many more. Maybe one day there will be the need to take stock of this wave, this movement that will probably reach its historical and visual climax in next summer’s Beijing Olympic Games. Maybe someone will try to connect all these different photographic works, their common visual objectiveness, their pale colors, the merciless architecture and vast visions they display in front of us. It’s almost as if they would want to stand as some order against the chaos of a city like Beijing, demolished and rebuilt at such a fast pace that collapse and construction seem to happen simultaneously. Or maybe it is some sort of competition against the abstract order of this architecture of the future, as if the human vision could make more than the geometries of their volumes, caging in images buildings that are caging and maybe erasing the history of the city.
In the meantime, let’s make another example of all this, A China Chronicle by Zeng Li (an interview with him here), a photographer and stage designer, who’s been photographing for the last ten years different kinds of residential constructions in Beijing, with the aim of creating a visual archive of a dying urban landscape, before any trace of it would disappear.
Zeng Li also photograhed several Chinese industrial complexes and factories, thus creating a visual history of the rise of contemporary China shown through the layers of its cities and the monuments of its economic growth.
Quite interesting is the fact that Li said he intends to start photographing the Chinese agricultural areas and the effects of the so-called modernization on them, perhaps the less explored aspect in the many works we saw.
The question is also about the main tendencies of Chinese contemporary photography in regards to this invasion of ‘progress’, and we can see some examples here.
Another interesting research would be about contemporary Chinese visual arts in general: one good chance could be the exhibition opening at Rome’s Palazzo delle Esposizioni on February 19: China, XXI century. Art between identity and transformation.
Hello, saw your site on Justin James Reed blog, great blog here. I had a look at Zeng Li's work, really beautiful. I am a big admirer of photogs that do not seek sensationalist style photography. so many people want to be noticed. it is great to see work that lets you explore. early French street photography, Charles Marville, Baldus, Le Seqc, Atget....Zeng Li ? beautiful work!
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